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Carola Rackete, La capitana di Sea-Watch 3 si trova in galera

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Carola Rackete

La capitana tedesca della nave Sea-Watch che ha salvato 53 rifugiati in mare è stata arrestata sabato dopo aver tentato di attraccare al porto di Lampedusa in Italia.

Il ministro degli Interni anti-immigrazione italiano Matteo Salvini ha accusato Carola Rackete, 31 anni, di aver tentato di “affondare” una barca della polizia durante l’attracco della sua nave, che ha definito “un atto di guerra”.

Il portavoce Sea-Watch Ruben Neugebauer ha dichiarato all’AFP che la capitana è stata catturata dopo aver portato la nave in porto senza autorizzazione a fine venerdì.

Rackete, descritta come un “dolore al collo” dall’estrema destra del ministro dell’Interno Matteo Salvini, è stata detenuta per aver forzato la sua strada davanti a una barca della polizia che ha tentato di bloccarla, un crimine punibile da tre a 10 anni di carcere.

“I motivi umanitari non possono giustificare atti di violenza inaccettabili nei confronti di chi indossa la divisa in mare”, hanno detto i media italiani citando il procuratore regionale Luigi Patronaggio.

Rakete comparirà davanti a un procuratore statale entro 48 ore, il suo avvocato Leonardo Marino ha detto ai giornalisti.

I media italiani hanno citato fonti della polizia dicendo che si era scusata per aver messo a rischio il motoscafo della polizia e la sicurezza dei suoi occupanti.

I 40 migranti a bordo sono stati autorizzati a sbarcare e sono stati portati in un centro di accoglienza, alcuni sorridenti, altri in lacrime mentre si preparano a recarsi in Francia, il cui ministero degli interni ha detto che ne avrebbero presi in 10, o in Germania, Finlandia, Lussemburgo e Portogallo.

La guardia costiera italiana quindi sequestrò la nave, ancorandola appena al largo della costa.

L’ex ministro italiano dei porti Graziano Delrio ha detto di essere soddisfatto del fatto che “la sofferenza della gente è finita”.

Il primo ministro italiano Giuseppe Conte, in Giappone per l’incontro del G20, ha dichiarato: “Non voglio prendere il posto del sistema giudiziario … Ma le leggi esistono, che ci piaccia o no”.