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Sea Watch: La Corte europea chiede informazioni all’Italia

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Sea Watch
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VOA – La Corte europea dei diritti umani ha chiesto all’Italia di fornire informazioni sul caso di Sea Watch 3, una nave al largo dell’isola di Lampedusa che trasportava migranti soccorsi che l’Italia ha rifiutato di consentire di sbarcare.

Il ministro degli Interni italiano ha dichiarato che terrà a bordo i Paesi Bassi e l’Unione europea “responsabili” per il destino dei 36 migranti.

L’Italia ha rifiutato di consentire il Sea Watch 3 nelle sue acque territoriali e il porto dell’isola meridionale di Lampedusa.

Solo un piccolo gruppo di migranti a bordo della nave, tra cui due donne incinte, fu autorizzato a sbarcare.

La nave battente bandiera olandese, che rappresenta un’organizzazione tedesca che salva i migranti in mare, raccolse i migranti da una zattera gonfiabile nel Mediterraneo 12 giorni fa.

L’equipaggio si è rifiutato di restituirli in Libia, dicendo che Tripoli non è un porto sicuro.

La portavoce di Sea Watch Italia, Giorgia Linardi, ha dichiarato che la situazione a bordo del Sea Watch 3 si sta deteriorando ogni giorno e ha descritto il trattamento riservato alle autorità italiane da questi migranti come “inumani e degradanti”.

“Lo sbarco parziale di dieci persone, ormai quasi una settimana fa, ha destabilizzato ulteriormente la situazione a bordo. Le persone restanti chiedono perché non hanno il diritto di sbarcare “, ha detto Linardi.

La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha chiesto ora al governo italiano e Sea Watch di fornirgli informazioni sulla nave, al fine di consentire ai migranti di sbarcare in Italia.

Linardi ha detto che le singole persone a bordo hanno chiesto alla Corte Europea di intervenire affinché vengano adottate misure provvisorie urgenti per garantire i loro diritti.

Il ministro dell’Interno italiano, Matteo Salvini, ha gestito una politica di “porti chiusi” in Italia.

Ha detto che terrà i Paesi Bassi e l’Unione europea responsabili del destino dei migranti, aggiungendo che ha scritto alla sua controparte nei Paesi Bassi.

Salvini ha detto che le navi illegali non verranno in Italia. Ha detto che l’accoglienza è garantita per coloro che sono veramente in fuga dalla guerra, aggiungendo che le sue cifre indicano che solo una piccola percentuale di recenti arrivi stava fuggendo dal conflitto.

Il governo italiano ha imposto una politica che blocca efficacemente le navi non governative con i migranti salvati dall’entrare nelle acque italiane.