Questo venerdì, una corte Turca ha rilasciato una lawmaker Kurda che è stata arrestata lo scorso anno per aver criticato le operazioni militari di Ankara in Siria e che è in sciopero della fame per circa tre mesi. Leyla Guven deve ancora fare il processo e rischia fino a 31 anni di carcere per accuse di terrorismo e propaganda per la sua opposizione all’incursione Turca nella regione del Nord Est della Siria. Il giudice nella città Kurda di Diyarbakir, ha rilasciato la Guven che è rimasta detenuta per un anno. La sua salute si è deteriorata durante i 79 giorni di sciopero della fame per protestare contro l’isolamento in prigione del leader dei militanti Kurdi Abdullah Ocalan, dicono fonti a lei vicine. ‘E’ una gioia amara per noi’ ha detto sua figlia, Sabiha Temizkan a Reuters, dicendo che sua madre vorrebbe continuare lo sciopero anche dopo il suo rilascio. ‘Spero che sia ascoltata e smetta lo sciopero della fame prima che sia troppo tardi per lei’ ha detto. La Guven, indossando una mascherina chirurgica, ha fatto il segno della vittoria appena è entrata in ambulanza dopo il suo rilascio. Ha consumato solo acqua e zucchero, sale e vitamine. Il partito Democratico Kurdo ha dichiarato che 250 detenuti e politici si sono uniti allo sciopero della fame. La Guven era fra le 600 persone detenute per post sui social media e critiche sulle operazioni Turche ad Afrin. Lo scorso giugno, la Guven è stata eletta in parlamento come membro del HDP mentre era in prigione. Dieci ex parlamentari HDP detenuti sono ancora in prigione. La Guve è anche la co-leader del Democratic Society Congress di base a Diyarbakir. Ocalan è il capo del partito Kurdo dei Lavoratori, che ha combattuto una insorgenza nel sud est della Turchia sin dal 1984 ed è considerato dalla stessa come un gruppo terroristico, oltre che dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea.
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