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Andy Murray: L’Australian Open potrebbe essere il suo ultimo torneo

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Andy Murray ha dichiarato che potrebbe ritirarsi dalle scene dopo Wimbledon ma ha paura che l’Australian Open della prossima settimana possa essere l’ultimo torneo della sua carriera.

Il tre volte vincitore del Grande Slam, che sta avendo difficoltà a riprendersi da una operazione chirurgica all’anca, era in lacrime durante una conferenza a Melbourne tenutasi venerdi.

‘Non sono sicuro di poter giocare per altri quattro o cinque mesi’ ha detto lo Scozzese di 31 anni.

‘Voglio arrivare a Wimbledon e  poi fermarmi, ma non sono sicuro di farcela’.

Tuttavia, Murray ha dichiarato che vorrebbe partecipare al primo match dell’Australian Open contro il 22enne Spagnolo Roberto Bautista Agut, la prossima settimana.

L’ex numero uno al mondo ha subito una operazione all’anca destra lo scorso Gennaio e da allora ha giocato 14 match da quando è ritornato, a Giugno.

Murray ha finito la stagione 2018 a Settembre per poter fare riabilitazione con l’esperto Bill Knowles ma i problemi si sono visti durante la partita  d’allenamento contro l’attuale numero uno mondiale Novak Djokovic al Melbourne Park giovedi.

Durante la sua conferenza – nella quale ha dovuto lasciare la stanza per ricomporsi – Murray ha detto: ‘Non mi sento molto bene, sto avendo problemi da molto tempo’.

‘Soffro di dolori ormai da 20 mesi. Ho fatto tutto quello che ho potuto ma la mia anca ancora non va come dovrebbe’.

‘Sto meglio di come stavo sei mesi fa ma ho ancora molti dolori. Posso ancora giocare, ma non ai livelli a cui sono abituato.’

‘Il dolore è forte – devo pensare alla mia vita adesso’.

Murray è stato franco sulla sua condizione, spiegando che non riesce più a giocare ai livelli dello US Open del 2012 e di Wimbledon 2013 e 2016.

Ha parlato ai media mondiali dei dolori di cui soffre durante le partite e ha spiegato che potrebbe essere necessaria un’altra operazione all’anca per assicurargli una buona qualità della vita dopo il ritiro dalle scene.

‘Ho davvero troppo dolore’ ha detto Murray, che è anche stato due volte campione Olimpico. ‘Ho bisogno di fermarmi perchè non ho idea di quando finiranno i dolori.’

‘Vorrei giocare a Wimbledon – è li che vorrei fermarmi – ma non sono sicuro di potercela fare.’

‘C’è la possibilità di un’altra operazione ancora più invasiva – che comporta la completa ricostruzione dell’anca – che potrebbe permettermi di non avere più dolori’.

‘E’ una cosa che sto considerando seriamente. Alcuni atleti l’hanno fatto e sono tornati a giocare ma non ci sono garanzie’.

‘Se lo farò, sarà per avere una buona qualità della vita’.

Murray, che è anche diventato Cavaliere Onorario della Regina alla fine del 2016, ha anche ipotizzato di diventare un giocatore di doppio in futuro.

Dal momento in cui Murray ha cominciato la conferenza a Melbourne Park, si è capito subito che qualcosa non andava.

Alla semplice domanda su come si sentisse, Murray si è emozionato e non riusciva a dare una risposta se non ‘non bene’ prima di coprirsi la faccia con il cappello e piangere.

Murray ha spesso mostrato le sue emozioni ma qui è stato diverso. Ha mostrato emozioni in una sede dove i giocatori – e le star dello sport in generale – non amano mostrare i loro veri sentimenti davanti ai media mondiali.

Un pesante silenzio è calato sulla stanza dopo che Murray si è allontanato – prima di ritornare, più ricomposto, ed è riuscito a dirci di più.

Ha parlato degli ultimi quattro mesi – in cui è andato a Philadelphia per lavorare sulla riabilitazione con l’esperto Bil Knowles ed ha realizzato di non poter raggiungere la forma fisica che l’ha portato a vincere il Grande Slam, oltre al fatto che non può competere con Novak Djokovic durante una sessione di allenamento.

Nonostante la sua momentanea fragilità, è riuscito a onorare i suoi doveri con i media.

Ma la voce rotta non se n’è mai andata mentre parlava dei suoi dolori all’anca e del suo futuro.

Una volta finito con i media, le lacrime sono ritornate mentre si consolava con il coach Jamie Delgado in un abbraccio nei corridoi.