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Qatar 2022, Il Mondiale di corruzione

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Qatar 2022, il Mondiale di corruzione

Era chiaro che il Qatar aveva pagato moltissimo per ottenere l’assegnazione della Coppa del Mondo del 2022. C’erano decine di dubbi, prove e indizi che riempivano le notizie internazionali da quando, nel novembre 2010, la FIFA ha accettato di ricevere fondi sospetti dal Qatar per aver l’onore di organizzare la  competizione calcistica più importante.

Secondo i documenti tenuti dal Sunday Times il Qatar abbia offerto segretamente 400 milioni di dollari alla Fifa appena 3 settimane prima della decisione ufficiale per l’acquisizione “preventiva” dei diritti televisivi relativi ai Mondiali 2022, violando la norma secondo cui la Fifa non può ricevere offerte da paesi candidati. Questo è stato fatto per mezzo dell’emittente Al Jazeera, presieduta da un esponente del clan regnante degli Al Thani e quindi di proprietà dello stato. Inoltre, il contratto proposto includeva una clausola che sottolinea: “Nel caso in cui la competizione 2022 venga assegnata allo stato del Qatar, al-Jazeera dovrà, oltre alla … tassa sui diritti, pagare alla Fifa sul conto designato l’importo monetario di $100 milioni.”. Nel 2013, il Qatar ha poi pagato altri $ 480 milioni attraverso l’emittente sportiva beIN Media per garantire che Fifa non abbia revocato la sua decisione come spiegato dal Sunday Times.

In effetti, l’emiro di Doha sta affrontando pressioni internazionali a causa del suo finanziamento di gruppi terroristici e dell’estremismo della Fratellanza Musulmana, dunque potrebbe avere paura di diventare vietato di organizzare l’evento mondiale, nella misura in cui porta la donazione a beneficio della Fifa a un miliardo di dollari.

Un portavoce di beIN ha dichiarato che il contratto stipulato con Fifa è stato “oggetto di indagini approfondite” “Gli accordi sui media rilevanti erano indipendenti da qualsiasi offerta, e non erano in alcun modo destinati a influenzare l’esito del voto.” ha aggiunto il portavoce. Nonostante la stipulazione del contratto fosse formalmente regolare, ma si è svolta in un ambiente insidioso e l’indagine giudiziaria già effettuata è discutibile visto che ha negato l’esistenza di illeciti nei fatti del 2010.