I missili ipersonici Oreshnik, testati dalla Russia contro l’Ucraina, “possono raggiungere obiettivi in tutta Europa”. Lo ha assicurato il comandante delle truppe missilistiche russe, in una riunione con Putin.
“Questo sistema missilistico con blocchi ipersonici può colpire qualsiasi bersaglio, da quelli isolati ad un’area intera, anche se altamente protetti e con un’elevata efficienza. In base ai compiti e alla gittata, quest’arma può colpire obiettivi in tutta Europa, il che la distingue dalle altre armi a lungo raggio ad alta precisione”, ha detto Sergey Karakayev a Putin nell’incontro con i massimi funzionari della difesa russa, dirigenti di aziende del settore della difesa e sviluppatori di armi, secondo quanto riferisce la Tass.
Lo stesso Putin ha affermato che il test del missile Oreshnik di giovedì in Ucraina è stato un successo ed ha avvertito che la Russia continuerà a testarne altri “in situazioni di combattimento, a seconda della situazione e del carattere delle minacce alla sicurezza poste alla Russia”. La Russia ha lanciato il missile di nuova generazione sulla città ucraina di Dnipro giovedì mattina in un’altra escalation del conflitto che dura da quasi tre anni.
Il capo del Cremlino ha anche ordinato che il missile, che viaggia ad una velocità di Mach 10, 10 volte la velocità del suono, venga messo in produzione in serie. “Dobbiamo iniziare la produzione in serie. La decisione… è stata effettivamente presa”, ha detto, lodando la “particolare forza di quest’arma e la sua potenza”.
“Il sistema d’arma che è stato testato ieri è un’altra garanzia dell’integrità territoriale e della sovranità della Russia”, ha aggiunto, sostenendo che nessun altro Paese al mondo abbia al momento una tale tecnologia missilistica.
L’incontro del presidente russo con il ministro della Difesa e i responsabili dello sviluppo del missile è avvenuto al termine di una settimana che ha segnato una pericolosa escalation nel conflitto in Ucraina. Putin ha affermato che il lancio del missile Oreshnik è stata una risposta diretta alle forze di Kiev che hanno utilizzato per la prima volta missili forniti da Stati Uniti e Regno Unito sul territorio russo.
Nel discorso alla nazione di ieri, il leader del Cremlino ha affermato che la Russia si riserva il diritto di lanciare missili contro strutture militari in Paesi le cui armi sono utilizzate dall’Ucraina, in particolare Stati Uniti e Gran Bretagna.
“La guerra a est sta entrando in una fase decisiva e sta raggiungendo proporzioni drammatiche. Le ultime ore dimostrano che la minaccia di un conflitto globale è seria e reale”. Lo ha detto il premier polacco Donald Tusk all’indomani del monito lanciato dal presidente russo Vladimir Putin.
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