Dopo una lunga lotta con la malattia, Juventus piange la scomparsa di Gianfranco Leoncini, difensore e centrocampista a cavallo tra la fine degli anni ’50 e la prima metà degli anni ’70. Si è spento ieri all’età di 80.
Leoncini ha legato gran parte della carriera alla Juventus, dove ha giocato per dodici stagioni nei ruoli di mediano e terzino sinistro. Ha poi terminato a carriera nell’Atalanta, dove ha imitato per quattro anni, inframezzati da una stagione nel Mantova.
Leoncini ha vantato anche due presenze in Nazionale maggiore: una in amichevole con l’Argentina, vinta 3-0 al Comunale di Torino; l’altra ai Mondiali di Inghilterra del 1966, nella sfida persa 1-0 con l’allora Urss.
Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, aveva intrapreso la carriera di allenatore, prima come vice e poi come “numero uno”, all’Atalanta, tra il 1975 e il 1976, riuscendo a salvare la “Dea” da una retrocessione in serie C.
Negli anni Ottanta aveva contratto una forma di leucemia dalla quale era riuscito a guarire.
Aveva 79 anni e da tempo era ricoverato all’ospedale di Chivasso, dove è morto nel pomeriggio di ieri, venerdì 5 aprile 2019.
la Juventus, sul proprio sito, lo ricorda: “Mediano instancabile e duttile, tanto da venire più volte schierato come difensore esterno, sapeva anche colpire in avanti. La sua maglia è esposta allo Juventus Museum a ricordare le sue 12 stagioni a Torino. La Juventus ricorda con infinito affetto il grande “Leo” e si stringe al dolore della sua famiglia, cui vanno le più sentite condoglianze da parte della società e di tutti i tifosi”.