Il Primo Ministro Saad Harris ha espresso il suo disappunto per l’assenza della
delegazione Libica all’Arab Economic Summit che si è tenuto in Libano la scorsa
settimana.
Hariri ha parlato Mercoledi alla Union of Arab Chambers (UAC) a Beirut.
‘I buoni rapporti con i nostri fratelli devono prevalere su tutto’ ha detto. ‘Speriamo che i
risultati di questo summit portino al promuovere e migliorare gli standard di vita nei
paesi Arabi. Quello che rende il summit di domenica molto importante è che sarà il
primo dopo il lancio del UN Sustainable Development Goals del 2015.’.
La Libia ha boicottato il summit dopo aver affermato che membri della militia Amal
hanno mancato di rispetto alla bandiera Libica.
Parlando ai rappresentanti di diversi stati Arabi, Hariri ha chiesto di aggiornare molte
delle leggi locali e di permettere la libera circolazione fra gli stati Arabi.
Ha anche messo in luce l’importanza del ruolo delle donne nello sviluppo politico ed
economico nazionale, ‘in quanto sono in grado di mitigare i conflitti politici’.
Il Libano ha investito 10 milioni di dollari in questo evento anche se si trova in un
periodo nero per la sua economia.
Fra i punti chiave del summit c’era la povertà.
‘Il summit avviene in una atmosfera di cambiamento, di nuove alleanze durante una
situazione economica locale molto preoccupante’ ha detto Mohammed Choucair,
presidente della Federazione delle Camere di Commercio, Industria e Agricoltura.
Ha chiesto di ‘immunizzare l’economia Araba implementando progetti, facilitando
investimenti e scambi fra i paesi Arabi e incoraggiando le iniziative creative’. Molti però,
pensano che la nazione non è in grado di ospitare e dare fondi ad un evento di tale
portata.
‘Sono passati circa otto mesi e ancora non abbiamo un governo’ ha detto Omar Itani,
un piccolo negoziante.
‘Spendono tutti i soldi per un summit, mentre le nostre case vengono allagate e le
strade vengono distrutte dalle tempeste. Non sarebbe meglio investire il denaro per
aiutare i cittadini?’.
Il Ministro dell’Economia Raed Khoury ha dichiarato che bisogna sviluppare il settore
privato e il tasso di crescita.
‘Il settore pubblico deve coinvolgere le imprese del settore privato, anche le banche e i
fondi, nel processo di sviluppo dei tassi di crescita, che hanno subito un rallentamento a
causa del flusso di rifugiati Siriani’ ha dichiarato.
Kamal Hassan Ali, assistente segretario generale alla Arab League, e Mohammed Abdo,
presidente dell’UAC, hanno fatto un discorso durante l’evento.
Le delegazioni Arabe sono arrivate nella capitale prima del summit, inclusa una
delegazione Saudita guidata da Hussein Al-Shawish, adviser economico del Ministero
delle Finanze, una delegazione del Kuwait e una delegazione Marocchina, guidata
dall’ambasciatore in Egitto Ahmed Al-Tazi, il quale ha dichiarato che il Marocco sarebbe
stato rappresentato dal ministro degli esteri Nasser Bourita.
Il Libano ha ospitato due summit Arabi nel 1956 e 2002. I summit economici e sociali
per lo sviluppo si sono tenuti in passato in Kuwait nel 2009, Sharm El-Sheikh nel 2011 e
Riyadh nel 2013. Il summit del 2015, che doveva tenersi a Tunisi, è stato cancellato per
motivi di sicurezza.
Nel 2018 il Libano è stato sull’orlo di un collasso economico. Gli economisti hanno detto
che la mancanza di un governo ha avuto un ruolo centrale in questo.
Il governatore della Banca Centrale del LIbano Riad Salameh ha dichiarato che la
nazione lancerà una piattaforma elettronica per migliorare lo scambio di scambi
‘promuovendo quindi il mercato per attrarre liquidità dal Libano e dall’estero’.
Ha detto: ‘Continueremo a supportare la digital economy, in quanto è un settore
importante con un futuro luminoso che potrà portare benefici in Libano. Nel 2018, i
nostri studi hanno mostrato che la crescita economica è stata fra l’1 e il 1.5 percento,
mentre nella regione, è stata del 2%. Avremmo raggiunto anche noi il 2% se avessimo
avuto un governo.’