Istat: l’Italia è in stagnazione
Il PIL dell’Italia è rimasto invariato nel secondo trimestre del 2019 rispetto sia ai tre mesi precedenti sia al periodo equivalente dell’anno scorso, secondo il calendario e i dati destagionalizzati pubblicati dall’Istat mercoledì.
L’Italia, quindi, continua la “fase di sostanziale stagnazione”, sottolineano dall’istituto di statistica.
Tuttavia, Il numero degli occupati è stabile ma rispetto allo scorso mese si registra 10mila unità in più nella fascia di età più giovane, quella degli under 25.
Le unità calano invece per le fasce più alte: – 4mila unità per i lavoratori tra i 25 e i 34 anni e -18mila per gli ultracinquantenni.
“A giugno l’occupazione è sostanzialmente stabile dopo la crescita registrata nei primi mesi dell’anno.
L’andamento occupazionale è sintesi di un aumento tra le donne e una diminuzione tra gli uomini.
Si conferma per il quarto mese consecutivo la crescita dei dipendenti sia permanenti sia a termine, mentre tornano a calare gli indipendenti”, commenta l’Istat nella sua pubblicazione.
“Nell’ultimo mese si registra un calo dei disoccupati e una flessione più lieve degli inattivi – aggiunge l’Istituto – Nel confronto trimestrale e tendenziale sono confermati la crescita dell’occupazione e il calo della disoccupazione già osservati nei mesi precedenti”.
Il dato italiano si confronta con un tasso di disoccupazione che nell’Eurozona si riduce al 7,5% a giugno rispetto al 7,6% di maggio e all’8,2% di giugno 2018.
Per Eurostat si tratta del livello più basso registrato da luglio 2008.