Il killer di Magdeburgo in custodia e accusato di omicidio plurimo

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         La procura di Magdeburgo ha emesso un mandato d’arresto contro il presunto autore dell’attacco al mercatino di Natale, il 50enne saudita Taleb Al Abdulmohsen, per omicidio plurimo e tentato omicidio plurimo. Lo riferisce la polizia locale.

        Nella tarda serata di ieri, l’uomo è stato portato davanti al giudice del tribunale di Magdeburgo che ne ha disposto la custodia cautelare con l’accusa di 5 omicidi, molteplici tentati omicidi e molteplici lesioni personali gravi. Al Abdulmohsen è stato dunque portato in un penitenziario.

        Le autorità hanno inoltre fornito ulteriori dettagli sulle cinque vittime dell’attacco commesso dal medico psichiatra islamofobo, simpatizzante dell’AfD e di Elon Musk: un bambino di 9 anni e quattro donne di 45, 52, 67 e 75 anni. 
       

    Avviate indagini sulle segnalazioni a proposito del killer 

         La ministra degli Interni tedesca, Nancy Faeser, ha annunciato l’avvio di indagini sulle segnalazioni inoltrate in passato alle autorità tedesche riguardo la pericolosità del presunto autore della strage al mercatino di Natale di Magdeburgo.

        “Le autorità investigative chiariranno tutti i retroscena. Esamineremo con attenzione anche quali indizi ci fossero in passato e come siano stati trattati”, ha detto la socialdemocratica parlando alla Bild am Sonntag.

         L’Ufficio federale della polizia criminale (Bka), secondo quanto confermato dal capo Holger Muench alla Zdf, aveva ricevuto una segnalazione sull’uomo dall’Arabia Saudita nel novembre 2023.

        “E’ stato avviato un procedimento. La polizia della Sassonia-Anhalt ha quindi adottato misure investigative adeguate”, ha sottolineato Muench. Anche l’Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati (Bamf) ha dichiarato di aver ricevuto una segnalazione, in questo caso attraverso i canali social, alla fine dell’estate dello scorso anno. “La segnalazione, come tutte le altre, è stata presa sul serio”, riferisce il Bamf. 

    Abdulmohsen minacciò un attentato terroristico già nel 2013 

         Taleb Al Abdulmohsen nel 2013 minacciò l’ordine dei medici del Land del Meclemburgo-Pomerania di compiere un atto terroristico. E’ quanto riporta lo Spiegel, citando il ministero degli Interni del Land.

         Le intimidazioni scaturirono da una disputa sul riconoscimento dei risultati degli esami durante la sua formazione specialistica: l’uomo avrebbe telefonato minacciando “azioni di risonanza internazionale” e facendo riferimento all’attacco di matrice islamica alla maratona di Boston, avvenuto soltanto due giorni prima, che provocò la morte di tre persone e il ferimento di oltre 260.

        Nel settembre 2013, il tribunale distrettuale di Rostock lo sanzionò per “disturbo della quiete pubblica minacciando di commettere reati”. Le autorità hanno intanto riferito che, a seguito della perquisizione nell’abitazione di Al Abdulmohsen a Bernburg, non sono al momento state trovate prove di una preparazione dell’attacco. 

    L’AfD chiede una seduta straordinaria al Bundestag 

        L’ultradestra di Alternative fuer Deutschland ha chiesto una seduta straordinaria al Bundestag sull’attacco al mercatino di Natale di Magdeburgo. Lo ha riferito la leader dell’AfD, Alice Weidel.

        “Il fallimento delle autorità che hanno reso possibile l’orrore di Magdeburgo è scioccante. Mentre i politici usano gli apparati di sicurezza per prendere di mira l’opposizione e i critici del governo, mancano le risorse e la capacità di analisi per scongiurare le minacce reali”, ha scritto su X. 

         Alla commemorazione per le vittime dell’attacco, svoltasi nella serata di ieri nel centro di Magdeburgo, sono comparsi alcuni slogan di estrema destra.

        Secondo la polizia, oltre 2mila persone si sono radunate nella piazza centrale. Le forze dell’ordine hanno riferito di qualche tensione con alcuni scontri fisici: sono stati avviati diversi procedimenti penali per fare chiarezza.

         “È fondamentale che tutte le forze democratiche lavorino insieme per impedire che Magdeburgo scivoli nelle ideologie estremiste”, ha detto il direttore della Rete delle organizzazioni dei migranti della Sassonia-Anhalt, Mamad Mohamad, evidenziando che “in un momento così difficile di lutto collettivo, Magdeburgo non dovrebbe diventare un parco giochi per odio e agitazioni di destra”.

        Esponenti dell’associazione hanno riferito di aver subito diversi attacchi, minacce e insulti in seguito all’attentato.

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