L’Italia rivisita infrangere l’obiettivo di deficit di bilancio di Bruxelles
Domenica il ministro dell’economia italiano ha lasciato intendere che Roma avrebbe fissato un deficit di bilancio intorno al 2,2% del suo prodotto interno lordo l’anno prossimo.
Il ministro ha affermato che perseguirà una “saggia via di mezzo” tra il superamento delle restrizioni di bilancio concordate con la Commissione europea e l’aumento della spesa pubblica per stimolare l’economia stagnante del paese.
“Forse è meglio non dichiarare prima un deficit di bilancio del 2,4%, per poi ridurlo al 2,04%, ma nel frattempo causare un aumento dello spread”, ha detto, riferendosi alla riga tra Bruxelles e Roma l’anno scorso che ha innescato un forte aumento dei rendimenti dei titoli di stato italiani.
“È preferibile mettersi in una posizione migliore dall’inizio per non avere successivamente disturbi”, ha detto Gaultieri in commenti all’emittente statale italiana domenica. “Prenderemo una saggia via di mezzo”.
Il deficit di quest’anno è pari a circa il 2,0% del PIL, ha dichiarato la scorsa settimana il vice ministro dell’Economia Antonio Misiani.
Il gabinetto dovrebbe firmare i nuovi obiettivi nel documento economico e finanziario del Tesoro in una riunione di lunedì.
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Sabato, una fonte politica ha affermato che Roma dovrebbe affrontare il suo deficit di bilancio intorno al 2,2% del PIL l’anno prossimo, scendendo all’1,8% nel 2021 e all’1,4% nel 2022.
Ma la fonte ha detto che gli obiettivi erano ancora soggetti a possibili revisioni marginali prima della riunione di lunedì.
In particolare, l’obiettivo del disavanzo per il 2020 potrebbe essere ridotto al 2,1% a seconda dei colloqui in corso con la Commissione.
Passare un bilancio per il prossimo anno nella terza economia della zona euro è il primo test importante per il nuovo governo.
La crescita economica dell’Italia è vista intorno allo 0,6% il prossimo anno, passando all’1,0% in ciascuno dei due anni successivi, secondo una bozza degli obiettivi visti dalla fonte.
Gualtieri ha affermato che anche il governo sta valutando le opzioni per eventuali adeguamenti delle aliquote dell’imposta sul valore aggiunto.
Finora l’Italia ha affermato di voler evitare del tutto il previsto aumento dell’IVA, ma la scorsa settimana il Primo Ministro Giuseppe Conte non ha escluso una decisione su modifiche limitate al regime IVA.