“Buonasera presidente, sono Francesca e sono morta a 12 anni e anche per colpa di persone come lei che, pur avendo il potere nelle mani, pur avendo gli strumenti per cambiare, scelgono di guardare da un’altra parte trovando continuamente un capro espiatorio e deresponsabilizzare le istituzioni, addossando al singolo. La colpa per evitare di risolvere il problema, nascondendolo dietro parole retoriche: sono figli sani di un sistema malato, non è uno slogan è la realtà”. Così su Instagram la consigliera genovese Francesca Ghio che ha denunciato in Consiglio la violenza sessuale subita a 12 anni, riferendo di una chiamata con Meloni.
“Se davvero le sono arrivata, presidente Meloni, allora lo dimostri con la potente azione politica che ha nelle sue mani. E’ una responsabilità, è un privilegio poter usare la politica per risolvere i problemi. Le parole ora risuonano vuote come il buio che ho attraversato. Chiedo una cosa, insieme chiediamo una sola cosa a grande voce: vogliamo l’educazione sessuo-affettiva, all’emozione e al consenso in tutte le scuole del paese per tutti i bambini e le bambine di oggi, che saranno gli adulti di domani per mettere nelle loro mani e nei loro cuori gli strumenti potenti della consapevolezza e dell’amore”. Così su Instagram la consigliera genovese Francesca Ghio (Avs) che ha denunciato in Consiglio la violenza sessuale subita a 12 anni, riferendo di una chiamata con la premier Giorgia Meloni.
C’è poi il capitolo dell’inchiesta. “Dirò al pm chi è stato e dove è successo”, ha detto Francesca Ghio, tramite il suo legale Michele Ispodamia. Il fascicolo per violenza sessuale aggravata è stato assegnato al pm Federico Panichi, del pool Fasce deboli. Non è stato ancora fissato il giorno in cui verrà sentita ma questo sarà il primo passaggio per capre quando è successo, dove e soprattutto l’autore della violenza. Il rischio prescrizione è però concreto. Gli abusi sono andati avanti per anni ma sarebbero finiti prima del 2012, data in cui è entrata in vigore la legge che raddoppia i tempi per la prescrizione per questo tipo di reati. “I racconti della mia assistita – sottolinea Ispodamia – saranno ampiamente riscontrati con dettagli molto precisi”.
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