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Erdogan critica John Bolton mentre sale la tensione fra gli alleati NATO

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ANKARA, Turchia – I piani del presidente Donald Trump per il ritiro delle truppe Americane dalla Siria sono lontani dall’essere messi in pratica da Martedi, quando il national security adviser John Bolton ha lasciato la regione dopo che il presidente Turco Erdogan ha rifiutato di incontrarlo. La missione di Bolton di facilitare il ritiro delle truppe ha causato tensione con la Turchia.

Adesso tutto sembra più difficile anche perchè Trump ha chiesto alla Turchia di proteggere i Kurdi Siriani dopo la partenza delle truppe USA e il pubblico affronto verso Bolton da parte di Erdogan.

Un ufficiale ha detto ad NBC News che Trump pensava che Erdogan avese un impegno con lui, dopo una telefonata avvenuta il 23 dicembre nella quale si impegnava a proteggere i Kurdi Siriani, che sono stati degli alleati chiave nella battaglia contro lo Stato Islamico, dopo il ritiro delle truppe americane.

Ma Erdogan si è rifiutato di incontrare Bolton, il quale era in Turchia per parlare del ritiro. In un discroso al suo partito, Erdogan ha detto che Bolton ‘ha fatto un grave errore’ quando ha affermato che nessuna truppa Americana lascerà il nordest della Siria senza il suo impegno.

Erdogan ha detto che la Turchia non scenderà a compromessi sulla questione Kurda Siriana, o la milizia YPG Kurda, che la Turchia vede come una organizzazione terroristica e parte del partito dei Lavoratori Kurdi che è stato messo fuori legge.

Bolton ha incontrato per più di due ore la sua controparte Turca. Durante il meeting, Bolton ha presentato a Kalin una lista di cinque condizioni poste dagli USA per il ritiro delle sue truppe dalla Siria – condizioni concordate da Bolton, il segregario di Stato Mike Pompeo, il Segretario alla Difesa Pat Shanahan, il Chairman del Joint Chiefs of Staff Joseph Dunford e James Jeffrey.

La lista include ‘un negoziato per la sicurezza della Turchia’ ha detto l’ufficiale, e stipula: ‘Vogliamo la protezione di tutti i civili, in particolare della minoranza locale. Coooperemo con la Turchia sulla risoluzione del conflitto  nel nord est della Siria. Gli Stati Uniti si oppongono a qualsiasi maltrattamento delle forze di opposizione che hanno combattuto con noi l’ISIS’.

La Turchia ha rifiutato la proposta.

‘Penso sia giusto dire che gli Stati Uniti rimangono della stessa idea del presidente sul fatto che i Kurdi, che hanno combattuto con noi, non siano maltrattati’ ha detto l’ufficiale USA. ‘E che la Turchia rimanga sulla sua posizione che il PYD e il YPG siano gruppi terroristici e che sono liberi di combatterli’. (Il PYD, o Democtatic Union Party, è l’ala politica dello YPG).

Kalin ha detto a Bolton che Erdogan si è impegnato a non attaccare l’azione in Siria mentre le forze Americane erano li.

L’ufficiale ha dichiarato che il discorso di Erdogan non andava contro l’impegno che avrebbe preso con Trump.

Il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale, Garret Marquis, ha detto che Erdogan ha chiamato Kalin durante il loro meeting dicendogli di mandare i suoi saluti a Bolton. Tuttavia, Erdogan ha detto che non sarebbe riuscito a incontrare Bolton perchè doveva recarsi in parlamento per un discorso.

Un meeting fra i due non è mai stato confermato, ha detto l’ufficiale USA, ma l’amministrazione lo stava aspettando.

Parlando prima del discorso di Erdogan al parlamento, Marquis ha detto che Bolton e Kalin hanno avuto una ‘discussione produttiva’ e ha ‘identificato altre questioni per il dialogo’.

I commenti di Bolton sulla turchia nel weekend durante un’intervista con i reporter che viaggiavano con lui in Israele sono stati criticati dagli ufficiali Turchi.

Trump ha annunciato il 19 Dicembre che tutte le truppe USA sarebbero state immediatamente ritirate dalla Siria. L’annuncio, che ha scioccato gli alleati e i membri dell’amministrazione, è arrivato dopo una telefonata con Erdogan nella quale il leader Turco ha convinto il presidente al ritiro dicendo che la Turchia avrebbe preso il loro posto nella guerra all’ISIS.

Gli ufficiali USA hanno poi ridiscusso la timeline per il ritiro, dicendo che non c’è una data, e Trump ha detto che avverrebbe in modo lento. Ma i commenti di Bolton di Domenica ai reporter in Israele saranno ricordati come la prima volta che gli USA mettono le condizioni sul ritiro, chiedendo un accordo fra la Turchia e il Kurdi.

Erdogan ha detto durante il suo discorso che la Turchia ha completato i preparativi per una operazione militare in Siria. La Turchia ha il secondo esercito più grande della NATO.

Dunford, Jeffrey e i ministri degli esteri e della difesa Turchi hanno partecipato al meeting fra Bolton e Kalim martedi.

Dunford è rimasto in Turchia dopo la partenza di Bolton per continuare la discussione con gli ufficiali Turchi su come procedere in Siria. Jeffrey dovrebbe incontrare i Kurdi questa settimana.

Lunedi, Erdogan ha pubblicato un articolo sul New York Times dicendo che il governo Turco ‘non ha tensioni con i Kurdi Siriani’.

Ha auspicato una ‘forza di stabilizzazione’ in Siria che verrebbe creata dalla Turchia. Per far ciò, la Turchia vorrebbe controllare i Kurdi Siriani che hanno combttuto con gli USA contro l’ISIS e includere  coloro ‘senza legami con organizzazioni terroristiche nella nuova forza stabilizzatrice’, ha scritto Erdogan.

‘Solo una nuova istituzione potrà servire i cittadini Siriani e portare ordine e legge in varie zone della nazione’ ha scritto.

Bolton ha detto a Kalin che questo era sbagliato e offensivo.

Non è chiaro se Erdogan si riferiva ai commenti fatti da Bolton durante il weekend quando ha scritto: ‘La Turchia intende cooperare e coordinare le nostre azioni con i nostri amici e alleati’.

Mentre Bolton ha detto ai reporters che il ritiro delle truppe dipenderà dalla Casa Bianca e se ci sarà un accordo con la Turchia sulla protezione dei Kurdi, ha anche detto che le truppe Americane non rimarranno in Siria all’infinito – aggiungendo ‘per prima cosa cominceremo a ritirarci dal nordest della Siria’.

Queste dichiarazioni fanno pensare a dei piani diversi da quelli annunciati da Trump il 19 Dicembre.

Gli USA vorrebbero trattenere alcune truppe a Al Tanf, nel sud della Siria, come deterrente per l’Iran.

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