Australian Open, Sinner batte Schoolkate e vola al terzo turno

    1

    Vederlo perdere il primo set, dopo 29 vinti di fila, è stato un piccolo choc ma Jannik Sinner ha impiegato poco per riassumere i panni del numero 1 e conquistare poi agevolmente l’accesso al terzo turno dell’Open d’Australia contro Tristan Schoolkate in un giovedì nel complesso positivo per l’italtennis.

      Insieme all’altoatesino, hanno superato il secondo ostacolo anche Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego, che hanno eliminato rispettivamente in tre set Denis Shapovalov e in cinque combattuti l’enfant prodige Joao Fonseca, e Jasmine Paolini tra le donne, mentre sono stati eliminati Matteo Berrettini, arresosi tra tanti rimpianti, a Holger Rune, e Lucia Bronzetti.

       Ma a sorprendere davvero, più del set perso, è arrivata una dichiarazione dello stesso Sinner: “Questa è l’ultima stagione da coach di Darren Cahill”. Con un’espressione un po’ imbarazzata, parlando ai microfoni di Eurosport, il campione azzurro ha poi sottolineato che “non è una novità, a dirlo in un’intervista era stato lui”, quell’australiano che lavora al suo fianco dal 2022 e insieme con Simone Vagnozzi lo ha accompagnato ai vertici del tennis mondiale. Cahill, 60 anni a ottobre, a quanto pare intende smettere di allenare un solo giocatore, un po’ magari come ha fatto nel calcio Juergen Klopp, che da allenatore del Liverpool è diventato ‘responsabile del calcio’ per Red Bull.

       E’ un piccolo terremoto, come ha indicato il linguaggio del corpo di Sinner (le mani in testa come mai prima, davanti ai microfoni) e poi un chiarimento. “Me lo aveva rivelato, forse non dovevo dichiararlo in pubblico e mi sono scusato con lui.

       Per me e’ stato molto importante, chissa’: in un anno possono cambiare tante cose…”, la speranza di Sinner. Inevitabile affrontare l’argomento. L’azzurro ha reso omaggio al coach, dicendosi “felice e molto fortunato di essere l’ultimo giocatore che allenerà. Mi ha dato tantissimo, e non voglio parlare troppo del suo ritiro. E’ un allenatore straordinario, un uomo eccezionale e spero che potremo fare una bella stagione”.

       Il 2025 è infatti appena cominciato e il presente di Sinner è tutto puntato sulla conquista del terzo Slam in carriera, risultato mai ottenuto da un tennista italiano. Dopo la vittoria in tre set all’esordio col cileno Jarry, che comunque lo ha costretto al tie break nei primi due, l’azzurro si è trovato davanti un coetaneo quasi sconosciuto, n.173 al mondo entrato nella prestigiosa ‘Rod Laver Arena’ grazie ad una wild card ma anche per aver eliminato al primo turno un giocatore esperto come Taro Daniel. Sostenuto dal gran tifo dei connazionali, l’australiano ha subito messo a frutto il potente servizio per portare a casa il set iniziale – era dal Masters 1000 di Shanghai che Sinner non ne perdeva uno – e tenendo bene il campo a inizio del secondo ma poi non ha potuto sottrarsi al suo destino, cedendo 4-6, 6-4, 6-1, 6-3 in circa due ore e 45′ di gioco.

       “Lui è partito bene, il vento mi ha un po’ disturbato”, ha spiegato a caldo l’altoatesino, ripromettendosi di “non dare le cose per scontate e ragionare così anche nel prossimo turno”, dove affronterà lo statunitense Marcos Giron, n.46 Atp, per portare avanti la difesa del titolo. “Ero preparato al tennis di Schoolkate, ma ha giocato molto bene – ha proseguito Sinner commentando la sua 16/a vittoria consecutiva -. Ho avuto difficoltà con il vento ma anche l’onore di giocare alla ‘Rod Laver Arena’ in sessione serale – ha aggiunto – e comunque sempre meglio qui che sui campi laterali, ancora più esposti”.

       “Tutti i turni sono difficili, capita in ogni torneo e devi essere sempre presente. Sono felice della mia prestazione – ha proseguito l’azzurro – e di essere arrivato al terzo turno, vediamo cosa succederà, ma so che posso esprimere un tennis migliore. Mi auguro di riuscire a mostrarlo e di giocare ancora un gran torneo”.

       Ad aspettarlo ora c’è Giron, che ha battuto in cinque set l’argentino Martin Etcheverry, il quale aveva eliminato Flavio Cobolli. Sinner ha incontrato lo statunitense 31enne una sola volta, battendolo al torneo di Shanghai 2023, quando ottenne la certezza della sua prima qualificazione alle Atp Finals. un buon auspicio. 

    Riproduzione riservata © Copyright ANSA