Andrea Camilleri, l’autore siciliano della famosa serie televisiva dell’ispettore Montalbano, è morto all’età di 93 anni.
Lo scrittore era in condizioni critiche nell’ospedale di Santo Spirito a Roma da quando aveva subito un arresto cardiaco il mese scorso.
“Le condizioni sempre critiche di questi giorni sono peggiorate nelle ultime ore, compromettendo le sue funzioni vitali”, ha detto l’ospedale in un comunicato alla CNN.
“Per rispettare la volontà del Maestro e della sua famiglia, i funerali saranno privati e sarà annunciato dove portare un ultimo tributo.”
Ha trasformato la violenza in umorismo
Lo scrittore di reati era noto per i suoi libri di detective interpretati dall’ispettore Salvo Montalbano, con sede nella città immaginaria di Vigàta.
L’ispettore della serie Montalbano è stato tradotto in 32 lingue e ha raggiunto il pubblico televisivo internazionale in un adattamento dell’emittente italiana RAI.
Ciononostante, i suoi libri hanno venduto oltre 30 milioni di copie in tutto il mondo, secondo l’agenzia di stampa ANSA.
Insieme, per un periodo di 25 anni, hanno trasformato un cupo paesaggio di mafiosi e violenze in un paradiso di cuor leggero, umoristico, concentrato sul cibo di Vigàta.
Come Camilleri ha tessuto i fatti con la finzione
Camilleri ha scritto più di 100 libri. Le sue storie erano finzione, ma influenzate dagli affari correnti o il risultato di ore di perlustrazione degli archivi.
I romanzi di Montalbano, ognuno dei quali è stato pubblicato in un formato di 180 pagine (18 capitoli di 10 pagine) hanno raggiunto un fatturato mondiale di 25 milioni e sono stati tradotti in 120 lingue.
Il suo più recente, Alcyon’s Cook, è stato pubblicato a maggio in Italia e rapidamente è diventato un bestseller.