Gli Stati Uniti non hanno piani per la Siria mentre procedono con l’ordine di ritiro delle truppe dalla nazione, come ordinato dal presidente Donald Trump, come riportato questa domenica da un ufficiale che si è dimesso per protesta.
Brett McGurk, che è stato un delegato per gli Stati Uniti per la coalizione globale contro il gruppo Daesh, ha dichiarato che ‘non ci sono piani per quello che succederà in seguito’ e questo aumenta i rischi per le forze Statunitensi.
Ha parlato in una intervista con CBS su ‘Face the Nation’ dopo che un kamikaze mercoledi ha ucciso quattro Americani e 15 persone nella città di Manbij, nel nord della Siria. E’ stato il peggior attacco alle truppe USA sin da quando sono arrivate in Siria nel 2014 per assistere le forze locali contro il gruppo Daesh.
L’attentato è arrivato dopo l’annuncio di Trump lo scorso mese, che ordinava il pieno ritiro dei 2000 soldati USA dalla Siria, cosa che ha sorpreso gli alleati ed ha portato alle dimissioni del Segretario alla Difesa Jim Mattis, oltre che McGurk.
Gli ufficiali Americani da allora hanno fatto delle dichiarazioni contrastanti sulle intenzioni degli Stati Uniti, ma il Pentagono ha detto di aver iniziato il ritito, anche se le tempistiche sono ancora sul vago.
‘Il presidente è stato molto chiaro – stiamo andando via. E questo significa che le nostre truppe hanno una sola missione: uscire e farlo in tutta sicurezza’ ha detto McGurk a ‘Face the Nation’.
Ma ha agiunto: ‘Adesso non abbiamo un piano. Questo incrementa la vulnerabilità delle nostre truppe…aumenta il rischio per i nostri connazionali in Siria, e apre le porta a Daesh’, un altro acronimo per ISIS.
Inoltre, ha detto McGurk, gli USA non possono aspettarsi che un ‘partner’ come la Turchia possa prendere il posto degli Stati Uniti.
‘Non è una cosa realistica. E se le nostre truppe hanno l’ordine di ritirarsi, allo stesso tempo stanno cercando di trovare una soluzione per far entrare in gioco un altro partner della coalizione, ma questo non funzionerà. Non è un buon piano’.
Trump ha annunciato il ritiro delle truppe perchè, ha detto, che l’ISIS è stato sconfitto – cosa che McGurk e altri esperti smentiscono.
McGurk ha già avvertito sulle conseguenze del ritiro Americano, che avrebbe giovato al presidente Siriano Bashar Assad e avrebbe indebolito l’America contro la Russia e l’Iran.